Imbevuti attimi di cristallo
s’infrangono tiepidi
nella giovane cavalcata mortale.
Questione di sincronia
e di pallide lune increspate,
come l’acqua
incrinata
in tumulto.
Le ere dei cavalieri
s’abbattono in una giostra
di fragorosi pianti.
Incrinato lo specchiarsi immobile
di una ragazza in grembo
alla propria sanguinolenta sorte.
Vita e morte s’intrecciano sospinte
in quello che è un aureo ritorno.
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