A capo
del mondo
vi è un
trono d'ossa,
maschera
avvolta
da buio
irrequieto.
Grande
la bocca d'abisso,
grande
la sua casa
che
tutto il mondo inghiotte,
attento
il suo occhio
sulle
dormienti ossa
affinché
il rosso
copra il
nostro ciel.
Come i
grandi tamburi
che
percuotono l’est
mentre
l’ovest brucia
nella
sua orrenda fanghiglia.
Tutto il
mondo è una gioia comune,
una
lontana parvenza
di ciò
che in alto si arricchisce
alle
spalle degli infernali spiriti
nelle
nostre bocche.
La
materia è una falsa amica
perché
ti fa credere
che le
sue spoglia siano
tutto
ciò a cui ambire,
quando
invece ciò che profuma
proviene
solo dai bauli
del padre nascosto.
del padre nascosto.
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