Chi Volerà Stanotte?

Si sente un sospiro aleggiare nella notte di un vasto, infinito, ed eclissato mare d'oblio.
Chi cerca non trova se non sapori di fragole gocciolanti sangue, spine di fango intrecciate altezzose danzano uccise da uno spezzato cuore.
Furibonda la marcia, cantico antico lunare.
Recitano, e le udiamo, preghiere di marmo in scatole chiuse e rotte. Pazientereste cicli ad aspettare il suono senza melodia invecchiando appena.
Chiedere tempo è una condanna amara, altrove è luce sacra giocando ciechi e fermi.
Nascite e morti si equivalgono nell'anno del serpente.

0 commenti:

Posta un commento