C'è un fuoco nel cielo
che aspetta solo l'ora
in cui può ancora ardere.
Questa terra è in silenzio,
ricoperta dal fango
in cui sguazzano le oche
nello svanito gracidare
delle rane.
L'uomo ha mangiato a sazietà
il frutto malato della cupidigia,
ha fatto di ossa il suo trono,
d'avidità il suo richiamo
e nulla lo attanaglia di più
del cerchio bendato.
Un'impronta d'orgoglio
è una ferita aperta
nel petto della vita,
è come passare l'esistenza
ad accendere lumi alle ombre.
Dove sono
le lancette del fato
che scandiscono
la vittoriosa ora?
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