I
confini di alabastro
si
affacciano sul corso
di
molteplici vite umane,
è
il vento gelido nelle ossa
che
i conquistatori berranno
per
trascendere la propria sorte.
C'erano
ancora
dei
luminosi architetti
nelle
mura spaventate,
mura
in cui camminavano
le
guardie armate.
Un
aiuto inaspettato
dall'acqua
fuoriuscito,
che
sempre accese
il
desiderio dell'oro mattutino.
Non
si può entrare
in
casa di chi fabbrica
l’oro
degli alchimisti,
sarebbe
come rubare il sole
ad
un vecchio bambino cieco.
Queste
esplosioni lunari
sono
nuove per chi cammina
nell'asfalto
delle metropoli,
veri
ratti che si annidano
nell'ombra
mortificata.
Assassini
siamo di notte
tra
le case silenziose,
perduta
ogni speranza
trafitta
dalla luna.
Lentamente
i lampioni
tornano
a scoppiare di vita,
inermi,
il
gioco è compiuto.
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