Sono
infinite
le
strade piene di sassi
e di
stivali rotti,
come
quelle del viandante
che si è
perso
nel mare
d'ombra e nebbia.
Nessun
uomo gira più
con la
lanterna nel suo petto,
ma è
più facile camminare accanto
a chi
nel suo destino
non vede
nessun fuoco.
Questo
fumo
ha
annebbiato le anime,
le ha
rese pigre, docili,
come
fossero rami secchi
in pieno
inverno.
E' la
stagione più fredda
per
l'uomo e per il suo fato,
costantemente
ridipinta di bianco
come
fosse ghiaccio millenario.
Eppure
nessuno
sente la
neve cadere sul suo viso,
ne sente
la distinzione
tra
caldo e freddo,
e così
tutti rimango increduli
quando
la finestra
si apre
sul loro mondo.
Molti
hanno buttato
uno
sguardo al di là di essa
ma non
sono più tornati,
gli
unici che sono riusciti
hanno
perso la volontà
nel
proprio cuore.
La
realtà è che da molto tempo
l'uomo
dorme
in
questo freddo inverno.
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